Bio
Note biografiche
Don Giuliano Lilli, sacerdote della Diocesi di Isernia-Venafro, nasce a Forli del Sannio (Molise) da Carlo e da Giovannina Fantone (24/06/1923-28/06/2003), il 9 gennaio 1962.
26 ottobre 1986
Ordinazione diaconale
Veniva ordinato diacono da Mons. Ettore Di Filippo
8 agosto 1987
Ordinazione sacerdotale
Giorno di San Domenico di Cuzman
Da luglio 1992
Parroco Maria Ausiliatrice
a Roccaravindola di Montaquila.
Da agosto 1987 a giugno 1993
Parroco in San Pasquale Baylon
Nella "Santissima Concezione" in Filignano-Selvone e in "San Pasquale Baylon" in Cerasuolo-Pantano.
Dal 1996 al 1998
Amministratore Parrocchiale
In "San Nicola di Bari" a Macchia d'Isernia
8 settembre 1993
Ministero dell'Esorcistato
Gia' esorcista con mandato del Presule diocesano Andrea Gemma, all'epoca emerito, mandato conferito nella festa della Nativita' di Maria Vergine.
16 maggio 2007
Ministero Esorcistato revocato da Mons.Armando Dini, Arcivescovo cosmopolita di Campobasso-Bojano, Amministratore Apostolico della diocesi di Isernia-Venafro, nel Santuario dell'Addolorata di Castelpetroso.
Studi
Usciva dal Seminario Regionale "San Pio X" a Chieti, in seguito studiava filosofia (Sezione storica) alla Pontificia Universita' "San Tommaso d'Aquino" in Roma.
1997 - Studi successivi: Si dedicava definitivamente agli studi sulla connessione tra Satanismo e Riforma-Rivoluzione.
10 novembre 2001 - Onorificenze - Per la sua opera apologetica il 10 novembre 2001 ha ricevuto il Premio speciale della Giuria Tito Casini", nel Teatro Giotto in Borgo San Lorenzo per le mani di Sua Altezza Imperiale il Gran Duca di Toscana Sigismondo d'Asburgo-Lorena.
24 settembre 2003 - Premio Giuseppe Sciacca 2003 - Nel Teatro Comunale de L'Aquila riceve per il primo testo pubblicato, il Diploma di merito con Medaglia, afferente il "Premio Giuseppe Sciacca 2003" (sotto la presidenza di Don Bruno Lima) per le mani di Pucci Cipriani.
15 dicembre 2006 - Premio Giornalistico Internazionale - Il 15 dicembre 2006 nel Palazzo della Provincia di Frosinone per le mani di Giorgio Sergiacomi, ha ricevuto il Premio Giornalistico Internazionale "INARIS CIOCIARIA" (Istituto Internazionale Regioni Storiche)